Ronco Calino

L’oasi segreta in Franciacorta Ronco Calino è un’oasi in Franciacorta. Un rifugio nascosto, dominato dai suoni e dai colori della Natura, dove il tempo sembra rallentare e dove cura, rigore e capacità di attesa sono le condizioni per creare Franciacorta e vini fermi dalla personalità autentica e complessa, vivace e luminosa come il luogo speciale in cui nascono.

Il potere della Bellezza Il luogo del cuore esiste, e per Paolo Radici, industriale innamorato del vino, l’ispirazione arriva visitando la splendida dimora in abbandono di Arturo Benedetti Michelangeli, genio pianistico del Novecento. La residenza è circondata da dieci ettari di filari, posati su una straordinaria valletta: qui nasce nel Duemila la cantina, un’elegante casa del vino tra le vigne. 

Un Lemma tre mondi, dici Franciacorta e la mente vola tra visioni che spaziano dal bucolico al glamour. Franciacorta unisce in una parola tre mondi diversi: territorio, vino, metodo. Una terra, appunto: tremila ettari coltivati a Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero, con una piccola porzione dedicata all’antica varietà autoctona Erbamat, di cui Ronco Calino è entusiasta coltivatore.

La Franciacorta, vuoi per il pedoclima favorevole o per l’azione divulgatrice dei monaci, è territorio vocato al vino sin dal VI Secolo, Età Longobarda. Il passaggio epocale al Franciacorta, vino rifermentato in bottiglia, arriva nel 1961, con la prima produzione. Nel 1967 quel vino è premiato con la DOC, nel 1990 nasce il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e nel 1995 il Franciacorta riceve, unico spumante secco d’Italia, la DOCG.

In poco più di mezzo secolo questo nettare brioso ed elegante ha saputo ammaliare vecchi e nuovi wine lover, critici autoctoni e no, addetti ai lavori sempre più esigenti. Al di là della vocazione territoriale la ragione di questo successo è stata la capacità dei produttori di imporsi regole severe, le più stringenti al mondo per questa categoria di prodotto, lavorando coesi in una unione di passioni che è molto più del motto del locale Consorzio: è realtà quotidiana.

Nei tredici ettari del vigneto Ronco Calino le uve sono certificate bio dalla vendemmia 2016.

La geologia della valletta è variegata, e la piantumazione è stata preceduta da un attento studio di zonazione curato dal team agronomico SATA. L’indagine chimico-fisica dei suoli è stata completata dall’analisi organolettica e della qualità biologica del terreno. Lo studio di zonazione ha individuato sei cru, dove sono state implementate scelte colturali meditate. Vigna Anfiteatro Nord-Ovest, Anfiteatro Sud-Ovest, Cima Caprioli, Sottobosco, Palazzo e Pozzo: ogni microzona è unica, capirne e assecondarne le esigenze è la priorità degli agronomi. Per questo il calendario dei lavori in vigna varia di anno in anno, per ciascun vigneto.

L’esposizione a Nord favorisce la piena evoluzione vegetativa e la “freschezza” dei grappoli, raccolti da piante con un’età media superiore ai 18 anni. Il metodo di allevamento scelto per le viti da Franciacorta è il Guyot, cordone speronato per le piante destinate ai vini fermi. 

Una curiosità: oltre a Chardonnay, Erbamat e alle varietà dedicate ai rossi, il venticinque per cento dei vigneti è piantato a Pinot Nero, contro una media del quindici nella Denominazione. Una scelta pensata per dare vini strutturati e longevi, con note cangianti e complesse.

  • Number of bottles produced: 70.000
  • In charge of vineyard management: Graziano Buffoli
  • Telephone: +39 0307451073
  • Website: https://www.roncocalino.it/
  • Address:

    Ronco Calini
    Via Fenice, 45
    Frazione Torbiato  
    25030 Adro (BS)
     

The other wineries

They might also interest you